Naufragio della Costa Concordia: i primi soccorsi grazie alla Misericordia dell'Isola del Giglio | Stampa |
Scritto da WebMaster Gabriele   
Lunedì 16 Gennaio 2012 13:03
Sono stati i primi a intervenire per il naufragio della Costa Concordia i confratelli della Misericordia dell’Isola del Giglio, prestando assieme agli altri abitanti dell’isola, i primi soccorsi ai passeggeri arrivati a riva. Poi si è mossa tutta la macchina delle Misericordie della Toscana, che hanno messo a disposizione assistenza sanitaria, brande, coperte e vivande calde. Al momento sono circa 150 i volontari delle Misericordie intervenuti.

“Abbiamo portato il nostro soccorso fin dal primo momento, grazie alla nostra capillare presenza sul territorio – dice Alberto Corsinovi, responsabile delle Misericordie toscane-. Dopo i confratelli del Giglio, si sono mossi quelli della Misericordia di Porto Santo Stefano, che sono riusciti a far salire sul traghetto delle 23,30 per il Giglio due ambulanze. E poi hanno allestito  sulla banchina di Porto Santo Stefano un primo punto di assistenza per i naufraghi che venivano trasferiti dal Giglio. A seguire sono intervenuti il coordinamento della Versilia, con 180 coperte, l’unità specializzata nell’assistenza alle popolazioni attrezzata con bevande calde e generi di primo conforto, il coordinamento di Siena, le Misericordie di Grosseto, Albinia e di tutta la Maremma. I confratelli hanno operato in condizioni difficilissime, in un’isola come il Giglio che d’inverno si spopola e conta poche centinaia di abitanti, tutti concentrati nella parte alta e quindi con un porto praticamente deserto. Per questo voglio davvero ringraziare tutti i nostri volontari.”

Le Misericordie manterranno un presidio all’Isola del Giglio, per fornire assistenza finché proseguiranno le ricerche dei dispersi.