Home Notizie News Le Associazioni Cinesi Fiorentine con le Misericordie in aiuto ai terremotati
Sei sul VECCHIO SITO. Non più mantenuto e aggiornato.  Qui puoi trovare tutti i vecchi contenuti non presenti sul nuovo sito.Per il Nuovo sito segui il link www.misericordietoscana.it
Le Associazioni Cinesi Fiorentine con le Misericordie in aiuto ai terremotati
Scritto da Redazione Toscana   
Venerdì 26 Agosto 2016 11:16
La solidarietà è un ponte tra le culture. In un momento critico per le popolazioni colpite dal sisma nel centro Italia, le associazioni dei cittadini cinesi di Firenze - Associazione Generale dei Cinesi a Firenze, Associazione Imprenditori Cinesi, Associazione Donne Cinesi a Firenze, Unione Giovani Italo Cinesi, Associazione Wencheng del Centro Italia, Associazione di Ricerca Culturale Italo Cinese Yanhuang, coordinate organizzativamente per questa esperienza dall’Unione dei giovani italocinesi - hanno attivato una raccolta di generi di prima necessità da inviare alle popolazioni colpite dal sisma, in collaborazione con la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia.

I Cittadini Cinesi di Firenze hanno manifestato la loro volontà di aiutare le comunità vittime del terribile terremoto e, dopo aver contattato la Confederazione Nazionale delle Misericordie, si sono resi immediatamente disponibili per raccogliere generi di prima necessità, finalizzando gli acquisti rispetto alle esigenze espresse dalla mensa del campo delle Misericordie di Sant’Angelo di Amatrice. Questo impegno ha prodotto l’eccezionale risultato di avere già pronti in appena 24h più di 1 tonnellata di generi alimentari e stoviglie monouso necessarie per coprire il fabbisogno completo di un mese di attività del campo.

Le Associazioni dei Cittadini Cinesi fiorentini e la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia ritengono che lo sgomento ed il dolore che ci accomuna in queste giornate ha generato un piccolo segno di speranza producendo un’azione che è tipica di una comunità che insieme interagisce e reagisce affrontando le difficoltà producendo reti, non di recinzione, ma di relazione e solidarietà.