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L’inaugurazione della nuova sede della Misericordia di San Mauro a Signa
Scritto da Redazione Toscana   
Mercoledì 02 Maggio 2018 12:06
Il primo Maggio, giorno, come da tradizione, dedicato alla festa dei lavoratori, ha rivestito un significato importante per la comunità di San Mauro A Signa: c’è stato il tanto atteso taglio del nastro della nuova sede della Misericordia di fronte alla presenza di buona parte della cittadinanza e dei numerosi confratelli e consorelle delle Misericordie toscane.

Alberto Corsinovi, presidente della Federazione Regionale Misericordie della Toscana, così è intervenuto nell’ambito della nascita della nuova struttura: “Nel 1244 evidentemente non si pensava che nel corso dei secoli questa Associazione di carità e solidarietà avrebbe dato vita ad una realtà talmente imponente, le 800 sedi delle Misericordie italiane, comprese le 400 sedi delle Misericordie della Toscana, molte delle quali si sono riunite per festeggiare insieme alla consorella di San Mauro la nuova sede”.
Corsinovi ha sottolineato i valori principali da sempre tipici della Misericordia e ben presenti dietro a questo evento: “E’una sede di servizio aperta alla comunità così come gratuito è l’impegno dei nostri fratelli e sorelle delle Misericordie. Che cosa sarebbe infatti la sede se noi, durante la celebrazione eucaristica, non avessimo accolto dodici nuovi fratelli e sorelle di Misericordia, coloro che continuano questo impegno che nel corso dei secoli ha tracciato la nostra storia, fatta di esempi fulgidi e luminosi come quello di Don Armido Pollai che, evidentemente, ebbe l’intuizione di creare una presenza significativa di amore cristiano e solidarietà. Questo, a distanza di secoli, è ciò che contraddistingue l’impegno delle Misericordie e ci fa essere così attuali e, consentitemelo, così amati dalle nostre comunità di cui le Misericordie sono un’espressione viva. Questo sono le Misericordie!”

Dall’ intervento del presidente Corsinovi possiamo renderci conto di ciò che di importante è successo ieri e che può riassumersi con una sola parola: SOLIDARIETA’. Solidarietà attestata da quella parola semplice e magica che si legge sul frontone dell’edificio appena inaugurato: “Misericordia”. Che non è poca cosa in un mondo in cui si è inondati da notizie relative a fatti frutto della cattiveria e della violenza degli uomini: guerre, terrorismo, delitti di ogni specie.
L’evento di ieri, oltre a tutto il resto, serve a conservare o a far nascere la speranza di un mondo migliore che è alla base di ogni azione funzionale all’affermarsi del tipo di società che rispecchi i valori di carità e solidarietà.
 
Cristiano Pennisi