“Combattere le dipendenze”: una iniziativa della Misericordia di Altopascio | Stampa |
Scritto da Redazione Toscana   
Martedì 17 Novembre 2015 10:30
La Misericordia di Altopascio, in collaborazione con il Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) organizza sabato 21 novembre 2015, a partire dalle ore 9.00, nella Sala dei Granai del Comune di Altopascio, un incontro aperto alla cittadinanza sulle dipendenze da alcol e da gioco d’azzardo.

Il convegno sarà aperto dal Governatore della Misericordia, Salvatore Bono, a seguito i saluti istituzionali del sindaco di Altopascio, Maurizio Marchetti ed i saluti del Presidente del Cesvot, Franco Severi: si parlerà di dipendenze come “problemi sociali” del nostro millennio e quindi delle conseguenti ripercussioni a livello sociale, ma non solo. Oltre alla sociologa e mediatrice familiare, dott.ssa Elena Silvano, interverranno, infatti, anche il gastroenterologo responsabile del CAR, prof. Valentino Patussi e lo psicoanalista, dott.Vincenzo Marsili, che rispettivamente analizzeranno il problema dal punto di vista medico e psicologico; il vice Questore Aggiunto, dott. Calogero La Porta, dirigente della sezione di polizia stradale di Lucca e la dott.ssa Silvia Cascino, Commissario Capo, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Lucca tratteranno il fenomeno dal punto delle misure di prevenzione; infine, il parroco e docente di Teologia Dogmatica, Don Stefano Salucci, che affronterà il tema dal punto di vista dell’etica cristiana.
Tra i relatori, il Sostituto Procuratore della Repubblica, dr. Giuseppe Amodeo, che parlerà dei reati connessi, concentrandosi perciò sui risvolti penali di queste dipendenze.

La Misericordia, che da sempre è vicina ai cittadini, sensibile alle varie problematiche della società odierna, invita tutta la cittadinanza a partecipare, in particolar modo i giovani e le famiglie: il problema sociale e di salute pubblica delle dipendenze da alcol e da gioco d’azzardo è sempre più attuale e insidioso ed è proprio dalle giovani generazioni e dalle loro famiglie che dobbiamo partire per cercare di combattere e sconfiggere queste dipendenze, attraverso un doveroso percorso di educazione e una necessaria attività di prevenzione e informazione.